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Il Canton Ticino

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Il clima mite, la vegetazione subtropicale, la configurazione del territorio, i centri urbani, la gastronomia, la cultura, la Storia e la lingua italiana distinguono il Canton Ticino dal resto della Svizzera. Unico Cantone situato interamente a sud delle Alpi, lungo i suoi 100 km troviamo concentrati tutti i tipi di vegetazione europei, dai licheni sulle Alpi alle agavi e alle palme sulle rive dei laghi.

Si compone di due zone geografiche principali separate dal Monte Ceneri: il Sopraceneri ha una conformazione alpina ed è attraversato dal corso superiore del fiumeTicino; il Sottoceneri presenta invece caratteristiche prealpine e comprende al suo interno l’enclave di Campione d’Italia. Terra di cultura italiana ma politicamente svizzera, il Cantone è una regione moderna e dinamica attraversata da importanti assi di transito ferroviari e autostradali europei, e facilmente raggiungibile pure in aereo.

Il CantonTicino (Tesìn oTisìn in dialetto ticinese) prende il nome dal fiumeTicino che lo attraversa dalla sorgente al Passo della Novena fino al Lago Maggiore. Secondo la Costituzione cantonale «il CantoneTicino è una Repubblica democratica di cultura e lingua italiane» (articolo 1 Cost.) ed il pream- bolo chiarisce che «il popolo ticinese» è «fedele al compito storico di interpretare la cultura italiana nella Confederazione elvetica».

Il Ticino è al centro della cosiddetta Regio Insubrica, confina con l’Italia e con i CantoniVallese, Uri e Grigioni. È denominato ufficialmente Repubblica e Cantone Ticino, la lingua ufficiale è l’italiano e il capoluogo è Bellinzona: assieme a quattro valli italofone grigionesi costituisce la Svizzera italiana, ha una superficie di 2’812 km2, pari al 6,8% dell’intera superficie svizzera, e quasi 340’000 abitanti (2012) prevalentemente di religione cattolica, concentrati sopratutto negli agglomerati urbani di Lugano (138’000 ab.), terza piazza finanziaria svizzera, Locarno/Ascona (55’000 ab.), Bellinzona (50’000 ab.) e Chiasso/Mendrisio (50’000 ab.). Oltre il 26% della popolazione residente in Ticino è straniera.

Cenni di Storia

Nell’antichità le terre ticinesi erano abitate dai Leponti, popolazioni celtiche.Vennero poi annesse all’Impero romano ed inserite nella Rezia. Durante il Medioevo seguirono le vicende della vicina Lombardia, con le invasioni degli Ostrogoti, dei Longobardi e dei Franchi. Divennero poi il teatro delle guerre fra i Comuni di Como e Milano e furono definitivamente conquistate alla metà del XIV secolo dai Duchi di Milano, i Visconti, seguiti dagli Sforza. Nel 1182 le vallate di Blenio e Leventina firmarono il Patto di Torre giurandosi reciproca assistenza e anticipando il Patto del Grütli del 1291, mitico atto fondatore della Svizzera. In seguito la regione fu a poco a poco occupata dai Cantoni svizzeri che miravano al controllo dei passi alpini, in par ticolare del San Gottardo.

Nel 1512 il territorio dell’attuale Canton Ticino fu suddiviso in otto baliaggi comuni amministrati dai Cantoni confederati, che nel 1798 furono annessi alla Repubblica elvetica, smantellata poi nel 1803 da Napoleone Bonaparte che la trasformò in una Confederazione di 19 cantoni.

Nel 1798 elementi della Repubblica cisalpina sbarcarono di sorpresa a Lugano ma incontraro- no la resistenza deiVolontari del Borgo,un corpo di guardia costituito fra la popolazione locale. Seguì una convulsa giornata di scontri al termine della quale i Cisalpini, malgrado un iniziale successo, furono respinti. Gli elementi più aper ti della borghesia luganese approfittarono degli eventi per realizzare la sospirata indipendenza del borgo al motto di «liberi e svizzeri». Con l’Atto di Mediazione del 19 febbraio 1803 l’imperatore elevò a rango di Cantoni sovrani anche territori che erano stati sudditi come il Ticino. Dal 1878 Bellinzona è capitale unica e permanente. Durante tutto l’Ottocento il Cantone soffrì di una grave arretratezza economica che si espresse in una forte emigrazione verso i Paesi europei e Oltreoceano. Solo con l’affermarsi del turismo, l’apertura della ferrovia del San Gottardo e una prima industrializzazione ad inizio ‘900 la situazione cominciò a mutare. Nella seconda metà del XX secolo il Cantone si affermò poi come importante piazza finanziaria e di servizi. La fondazione nel 1996 dell’Università della Svizzera italiana rappresentò il coronamento di tale crescita economica e culturale. L’economia ticinese è oggi composta soprattutto da piccole e medie imprese. La maggior parte della popolazione attiva è occupata nel settore terziario (banche, assicurazioni, commercio, turismo, amministrazione), un terzo nell’industria e solo il 2% nell’agricoltura.