Naslovna Elezioni 2015 Raoul Ghisletta: „Gli stranieri possono condividere tutti i punti del programma socialista“

Raoul Ghisletta: „Gli stranieri possono condividere tutti i punti del programma socialista“

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Serbinfo.ch: Qual è il suo pensiero sugli stranieri venuti dall’area balcanica? Pensa che si siano sufficientemente integrati nella società svizzera?

Ghisletta:  Globalmente non vedo grandi problemi d’integrazione degli stranieri dell’area balcanica, la quale avviene principalmente con il fatto di avere un lavoro e di creare una famiglia qui da noi. Vi sono ovviamente categorie che hanno un livello di qualifica basso e che oggi soffrono molto sul mercato del lavoro ticinese (penso alle professioni manuali e della ristorazione). Ben integrato mi pare invece il personale con formazione sanitaria e tecnica.

Serbinfo.ch: Come vede l’attuale politica ticinese nell’ambito delle integrazioni e cosa cambierebbe?

GhislettaPer migliorare l’integrazione delle categorie meno qualificate il Cantone e i Comuni devono a mio avviso investire maggiormente nella formazione continua e linguistica dei lavoratori e dei disoccupati.

Serbinfo.ch: Come valuta il lavoro dei media? Pensa che talvolta con i loro articoli rendono il processo d’integrazione più difficile e indirettamente generalizzando i casi singoli non danneggiano l’immagine dell’intera comunità in questione?

Ghisletta: Indubbiamente il fatto che i media indichino la nazionalità dei delinquenti stranieri getta regolarmente discredito sulle rispettive comunità. La Lega strumentalizza questi casi per il suo discorso anti-stranieri.

Serbinfo.ch: Quanto è per lei importante che gli svizzeri con il passato migratorio partecipino più attivamente nella vita politica svizzera?

Ghisletta:  È importante che gli stranieri seguano la vita dei partiti locali per favorire la loro partecipazione al voto dopo la naturalizzazione. Purtroppo molti stranieri non si iscrivono ai partiti ticinesi, pensando che questo sia loro precluso, cosa evidentemente non vera.

Serbinfo.ch: Secondo lei bisognerebbe dare la possibilità di voto agli stranieri a livello comunale prendendo in considerazione che il 25% della popolazione e in alcuni casi anche il 40% come nel caso del comune di Lugano è straniera?

Ghisletta: Ovviamente questo sarebbe un primo importante passo per favorire la naturalizzazione.

Serbinfo.ch: Che vantaggi, se ce ne fossero, avrebbero gli stranieri nel caso lei fosse eletto nel Consiglio Nazionale?

GhislettaIl Partito socialista nel suo insieme sostiene l’integrazione degli stranieri residenti in Svizzera. Inoltre sostiene gli interessi dei lavoratori e dei ceti meno favoriti economicamente, tra i quali si ritrova la maggior parte degli stranieri residenti.

Serbinfo.ch: Perché un immigrato dovrebbe votarla e il suo partito?

Ghisletta: Un cittadino di origine straniera può condividere senz’altro i 10 punti del programma socialista, tra i quali spiccano la difesa dei lavoratori, la protezione dei consumatori, lo sviluppo di alloggi a pigione moderata e la salvaguardia delle pensioni.

Serbinfo.ch: Il tema che le sta più a cuore a livello nazionale? Ci spieghi perché?

Ghisletta: Per me il tema più caldo è quello di un’efficace protezione del mercato del lavoro ticinese, mercato oggi in balia del dumping salariale e di una concorrenza senza regole tra lavoratori residenti e frontalieri. A mio parere occorre congelare gli accordi bilaterali sulla libera circolazione delle persone in attesa del riassorbimento della disoccupazione locale e di regole che risanino il nostro mercato del lavoro.
L’operazione è complessa poiché si tratta di negoziare accordi a livello europeo e svizzero: purtroppo la destra politica ed economica non ha un’apertura sufficiente su questi temi, il che favorisce la crescita di partiti di estrema destra e populisti, che non sono in grado di proporre soluzione a difesa della popolazione sfavorita.


PS Partito socialista svizzero
Presidente: Christian Levrat, consigliere agli Stati
30 000 membri ¦ fondata nel 1888 ¦ www.pssvizzero.ch

ps« ‹Per tutti e non per pochi› è il nostro slogan. Il PS aspira a una società fondata sulla coesione e non sullo scontro, che si preoccupa anche dei più deboli e dove ognuno può svilupparsi liberamente. Esso si impegna quindi a favore di una Svizzera progressista, solidale e aperta.
La Svizzera dispone di una solida rete sociale e di buone infra- strutture pubbliche, a cui il PS ha contribuito in maniera sostanziale. Senza il PS non vi sarebbero l’AVS, l’assicurazione per la maternità, né il diritto di voto delle donne. Il PS lotta infatti da sempre per più democrazia e autodeterminazione, non soltanto in politica, ma anche in tutti gli ambiti della società. Senza partecipazione, anche in materia economica, non ci può essere vera democrazia. Il PS continuerà ad adoperarsi per migliorare la vita quotidiana degli abitanti di questo Paese, rivendicando alloggi con pigioni abbordabili, rendite di pensionamento sicure, buone condizioni di lavoro, una protezione dell’ambiente efficace e più giustizia, e tutto questo con ottimismo e in uno spirito d’apertura. La nostra politica non è manovrata da interessi particolari di pochi privilegiati. Siamo convinti che, per essere forti, dobbiamo assumere insieme le responsabilità: nella famiglia, sul posto di lavoro e in politica. Il PS dà voce a una politica che è per tutti e non per pochi.»